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Il “mio” Mistero dei Monti nel territorio delle Regole sulle Dolomiti di Brenta

wpid-20150808_111757.jpgIeri sono stata a Madonna di Campiglio e per essere davvero precisa ho trascorso una magnifica giornata sullo Spinale, alla presenza maestosa delle Dolomiti di Brenta con una compagnia d’eccezione. Per questa giornata devo ringraziare il Mistero dei Monti, un appuntamento estivo e montano giunto alla sua tredicesima edizione condotto da una mitica Roberta Bonazza, che come sempre mi ha davvero stupita.

wpid-20150808_131310.jpgOgni anno questo festival ha un tema preciso, affronta argomenti dalla fiabe alla politica, dal gusto alla storia e per il 2015 all’immancabile montagna, in qualità di coprotagonista è stata scelta la città. Partito il primo agosto il Mistero si concluderà il 24 con un programma particolarmente ricco di incontri e confronti su questo tema. Per la mia ormai conosciuta e noiosa (per voi…) passione verso malghe ed alpeggi ho scelto un’esperienza sui pascoli dello Spinale, dove nello stallone di Malga Fevri, tre giovani regolane hanno letto documenti storici ed estratti di leggende sulle Regole di Spinale Manez. Conoscevo molto superficialmente questa realtà ma sentire i racconti, la storia, le origini di questo governo territoriale che neanche l’era moderna è riuscita a scalfire, mi ha davvero affascinato. Le regole governano diverse migliaia di ettari che sono all’interno del Parco Adamello Brenta e che toccano alcuni luoghi definiti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Ma cosa sono insomma queste Regole? Zefferino Castellani ne è presidente e ne conosce ogni più piccolo dettaglio e potrebbe parlarne e descriverle per ore. In sostanza le Regole sono terre (pascoli, boschi, montagne, cime ecc..) che facevano parte dell’indiviso delle popolazioni retiche e la regola, con la r minuscola, è l’assemblea degli antichi proprietari o dei loro discendenti chiamati regolani. Discutevano ed ancor oggi discutono di elezioni, compere, affittanze dei terreni fissando norme e leggi. Cariche, amministratori, personaggi fondamentali di questo governo cioè i consoli, i giurati, i saltari (le guardie forestali)… ma la figura che in tutto questo mi è piaciuta di più è quella del capofuoco, cioè il capofamiglia che doveva scegliere e votare i rappresentanti della legge regolana. Stiamo parlando di un lungo passato perché l’origine grazie al popolo retico si aggira intorno al 400 a.C… un’epoca lontanissima!!! Se volete conoscere ed approfondire l’argomento, QUI trovate tutto ciò che serve! Ma non ero sola in questa splendida giornata. Con me alcune donne fantastiche che riescono ogni volta a regalarmi stimoli importanti non solo per il mio lavoro ma perché mi fanno innamorare nuovamente delle nostre montagne e del nostro favoloso territorio e mi danno un’energia e una forza per affrontare qualsiasi cosa.
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