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Estremo.

“Vivere qui significa dimenticare ogni ansia e comprendere il potere del silenzio.”

Leggo questo articolo del Corriere.it.
Beh, devo dire che questo ragazzo di 27 anni ha fatto 6 anni fa una scelta estrema: vivere su una piccola isola dell’Alaska, Marble Island, insieme ad una famiglia di allevatori di ostriche. Quindi, invece di sognare le comodità, seguire la tecnologia e i social, a 21 anni ha deciso di cambiare la sua vita, vivere la solitudine e la semplicità. Niente strade, solo natura selvaggia e incontaminata. Non credo sia come essere in una fiaba, non so quanti di noi riuscirebbero a rimanere senza acqua calda corrente, wi-fi e tutto quello che comporta l’era moderna. Ma di sicuro l’idea di non svegliarsi più la mattina con il timore di arrivare in ritardo e delle milioni di cose da fare in un giorno, non mi dispiacerebbe. Ci sono pro e contro, indubbiamente. Riempirsi gli occhi di panorami naturali incredibili, spegnere il contatto umano continuo e tornare alla vita di un tempo. Deve aver avuto proprio un’insofferenza al consumismo e allo stress cittadino quotidiano per arrivare a vivere da eremita. Alla ricerca della libertà. Bisognerebbe provare, per capire. Voi che ne pensate?

via La scelta di Zach, vita da eremita in Alaska a 27 anni – Corriere.it

Foto di Anze Osterman

8 pensieri riguardo “Estremo.

  1. Come hai detto tu ci sono i pro e i contro, nel senso che da casa tutto questo crea fascino e voglia di mollare tutto. Ma chiaramente già la latitudine del posto, e una vita giornaliera sicuramente scandita dai ritmi di quella natura non facile, potrebbero condizione non poco l’umore e la quotidianità. Sono sempre delle scelte, personali, anche difficili… Io per esempio lo farei per un breve periodo, giusto per disintossicarsi, poi come sempre è una questione di carattere e di come ci si approccia al proprio desiderio di vivere

  2. Io penso anche agli aspetti meno ovvi: prima o poi dovrà fare una visita medica? Dovrà andare dal dentista, estrarre un dente e mettere un impianto?
    Io per un impianto ,dall’estrazione alla fine completa, ho passato 9 mesi avanti e indietro dal dentista in media 1 volta ogni 2 settimane. Sai che palle andarci in barca?
    Poi si beccherà un’influenza, no? Con 39 di febbre in una capanna in peno inverno, dico l’inverno dell’alaska! L’inverno che isola tutti… e certi valichi non si passano nemmeno in motoslitta.
    Se non s’è portato gli antibiotici lo trovano secco, in primavera.

    A me piacerebbe molto , ma a tempo determinato. Come una vacanza di qualche mese.

  3. A dire il vero Marble Island è in Canada, ma poco cambia: la latitudine è equivalente.
    Ho guardato con google maps: è un’isola lunga 10 km e distante 15 dal continente. Ma anche volendo attraversare quei 15 km, di là c’è solo roccia e ghiaccio: nemmeno la google car è arrivata a fare le foto per StreetView.
    La foto più vicina che si può vedere è di un posto a circa 50km in linea d’aria dell’isola:
    https://goo.gl/maps/axFy5ZyRrpB2
    e se quella è la città più vicina……. è come suicidarsi (però ho visto che c’è una farmacia 😀 😀 😀 ).

    1. Non saprei dirti, a me risulta che ci sia in Alaska una Marble Island…. dopodiché pur essendo andata nella terra del Grande Nord, su quell’isola non ho messo piede… comunque si… son scelte estreme… che molti vorrebbero fare e pochissimi in realtà fanno…e di questi ce ne sono un sacco che tornano indietro….

      1. A me piacerebbe fare tanti di questi tentativi e ripensamenti, ma con un paio di milioncini di euro in banca… giusto come assicurazione per poter sempre rientrare nella società anche dopo esserne uscito.

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