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Val Campelle, il giro dei zirmi e delle malghe

A chi dice che nel Lagorai non c’è acqua (Ivan), rispondo che non è assolutamente vero! Nella splendida val Campelle, laterale della Valsugana, ci sono ruscelli, cascate, fontanelle e torrenti limpidissimi. Spuntano rivoli in ogni dove, anche tra i larici e i pini cembri. Un mio amico (Ivan) qualche anno fa, mi aveva detto che questa catena è senz’acqua, facendomi cambiare idea quando volevo affrontare la translagorai. Avevo voglia di qualche giorno in tenda e di fronte a questa spaventosa notizia, avevo desistito, perchè mi vedevo con uno zaino enorme con appese diverse taniche d’acqua. Era un’immagine che mi terrorizzava. Ma oggi lo scenario era completamente diverso: verdissimo e ricco d’acqua. Per lo meno in questa valle. Oltretutto in mancanza d’acqua ci sarebbe anche molta acetosella, un’erba che ti rinfresca quando la mastichi e ti punge un po’ con la sua acidità.

Siamo partiti prestino prestino con Alan con l’intenzione di affrontare questo percorso nelle prime ore del giorno. Anche perchè le previsioni davano una mattina splendida e rannuvolamenti il pomeriggio e così è stato.


Zirmi e malghe.
Zirmi, zirmoi, zirmoli sono i pini cembri. Ce n’erano davvero un sacco intorno a noi e se chiudevi gli occhi potevi accorgertene dal profumo pungente nell’aria. Inconfondibile. Peccato solo che sono “zirmoi” senza pigne. Vietato assolutamente raccoglierle sia chiaro, ma ci è sembrato davvero stranissimo non ci fosse nemmeno l’ombra di un frutto su questi alberi. La resina appicicaticcia ti lascia il ricordo indelebile che accompagna le tue narici lungo tutto il tragitto. Abbiamo constatato che c’è una complessità di alberi e arbusti pazzesca: abeti di tutti i tipi, larici, cespugli di pino mugo e appunto i pini cembri. E un’altra ricchezza del luogo, i mirtilli selvatici. Distese e distese di mirtilli selvatici. Peccato che non è ancora ora di raccolta, bisognerebbe tornarci fra un mesetto, o forse due! Si potrebbero realizzare diverse cose, grappa aromatizzata, torte di ogni genere, sciroppi….
Di malghe invece abbiamo visto Malga Caserina, malga da formaggio che quest’anno cambia gestione e aprirà molto presto e Malga Caldenave, che invece non trasforma latte d’alpeggio e si trova vicino all’omonimo rifugio. Il 20 giugno infatti, data storica, si aprirà la nuova stagione dei rifugi del Trentino.
Sarà l’estate dei picnic.

Il giro è magnifico. Ti sembra di entrare in un libro di C.S. Lewis o di Tolkien, non sai se più nelle Cronache di Narnia o Il Signore degli Anelli. Abbiamo visto Barbalbero e la contea degli Hobbit. Niente Gandalf e nemmeno Aragorn, mannaggia.
467 metri di dislivello (si parte da 1460 di ponte Conseria e si arriva a 1927 del rifugio), una dormita nella piana di Caldenave e per finire un po’ di kneipp dentro i torrenti. L’acqua gelida fa scattare la circolazione da farti male, ma è un vero toccasana. Per non parlare del pranzo. Doveroso il pane fresco acquistato in paese, un formaggio di malga (Bordolona, dell’amico Luca), un salume artigianale ottimo di Alan e cioccolata come non ci fosse un domani. Da bere, oltre all’acqua, ho portato un nuovo infuso del bosco. Tra i vari ingredienti c’è il ginepro, ed è buonissimo. Pranzo con vista. E il panorama oggi aveva i miei colori preferiti.

Concludo con il dire che il sentiero è agibile. In alcuni punti, mentre si scende (o si sale, dipende da come si percorre il giro), c’è ancora il terribile segno di Vaia. Ma è tutto libero, si può passare senza dover scavalcare niente. Comunque sia, sembra di attraversare un cimitero di alberi. Per aria ci sono tronchi che ancora mi domando come siano stati sradicati in quella maniera.

Ho avuto la fresca notizia che le malghe autorizzate per la caseificazione quest’anno sono 117. Quindi quest’estate le mie vacanze saranno in quota alla scoperta di quegli alpeggi che ancora non conosco. E sicuramente il Lagorai sarà una delle mète, da esplorare e scoprire. Un po’ perchè mi riservo un bel viaggio ad ottobre ma anche perchè sono piena di idee e di progetti….ci saranno un sacco di novità!


6 pensieri riguardo “Val Campelle, il giro dei zirmi e delle malghe

  1. bellissimo il Lagorai ricco di acqua e per fortuna ancora incontaminato, e selvaggio peccato non venga inserto in un area selvaggia (wilderness) e protetta… Buone passeggiate e buona montagna…

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