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Giorno 5 in isolamento. Pandolce speziato alle mandorle e mele

Isolata da 5 giorni ma in quarantena praticamente dal 30 ottobre. Mi ha assalito un’influenza brutta che ha dato tampone negativo il 10 novembre e positivo il 23. Boh.
Sintomi? Mal di testa, mal di stomaco (all’inizio), tosse, raffreddore, dolore toracico, fiacchezza perenne, insonnia e perdita dell’olfatto, il supersintomo. Che brutto non sentire profumi, essenze, odori. Ogni mattina provavo ad annusare l’aceto di mele, l’essenze di cirmolo e niente. Adesso un po’ è tornato ma persiste il raffreddore quindi il mio naso è un gran caos. Speriamo bene, il 3 dicembre si ritenta la fortuna.

Nel frattempo sono tornata balenottera a forza di sperimentare in cucina (mangiare più che altro) e fare a maglia. Purtroppo la debolezza non mi permette di salire sul tappeto rollante quindi il divano è ed è stato il mio miglior amico per tutto il mese.

Questa mattina ho infornato questo pandolce speziato alle mandorle e mele. Come ultimamente succede, ho preso spunto dalla ricetta della focaccia dolce del grande libro di Vea Carpi, “La mia pasta madre“. Ve lo consiglio, è preciso e spiegato molto bene. Fatevelo regalare per Natale.

Ieri in tarda mattinata, ho rinfrescato il mio lievito (Arya, nato il 5 aprile 2020), ne ho tenuto un po’ da parte e la sera ho preparato un impasto messo poi a lievitare per tutta la notte, così stamattina ho potuto preparare questo pandolce.

Pandolce speziato alle mandorle e mele

Ingredienti:

Impasto:
Lievito madre rinfrescato e lasciato a riposo per 10 ore
200 ml di latte tiepido
1 cucchiaino di melata d’abete
4 cucchiai di zucchero di canna
2 uova
1 cucchiaino di mix di spezie (cannella, chiodi di garofano, zenzero e anice stellato)
1 cucchiaino di sale
400 gr di farina integrale bio

Per decorare:
2 mele
1 pugno di mandorle
zucchero, cannella e riccioli di burro di malga

Mescolare gli ingredienti nell’ordine della descrizione, ovviamente facendo prima di tutto sciogliere il lievito nel latte tiepido. Ho impastato con le mani e messo a riposo tutta la notte sotto un canovaccio bagnato.

Questa mattina ho acceso il forno a 185°, ho messo l’impasto lievitato nella tortiera imburrata da 20 cm e decorato con le mele, le mandorle tritate, i riccioli di burro di malga e la spolverata di zucchero mescolato a cannella.
50 minuti in forno caldo e voilà. Omaggio a Vea!

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