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La malga Cengledino e i laghi di Valbona

La partenza.

Sveglia alle 5. Un caldo che….non inizio neanche il discorso altrimenti mi lamento tutto il post. E poi mi chiedete perché continuo a ripetere quanti giorni mancano a Natale???? (154)
Dicevo….sveglia alle 5. Colazione abbondante con biscotti al cioccolato e una tazzona di caffè d’orzo. Con un concerto di miao urlanti dalla fame di Taco, ho preparato lo zaino e fatto una selezione di cosa portare per avere meno peso possibile. Una volta in macchina sono partita con i BossHoss a tutto volume e sono arrivata prestissimo a destinazione. Non pensavo ad altro che ad un po’ d’aria fresca. In questi giorni non si respira!

Il percorso.

Dal centro del paese di Tione sono salita in mezzo al bosco e dopo una decina di km, ho raggiunto il parcheggio Zeller (1.427 m). Prima macchina della mattina. Ogni tanto anch’io ho un primato.
Intorno a me un silenzio che non avete idea, quasi irreale. Neanche gli uccellini erano svegli a quell’ora. Nel Parco Adamello Brenta, il sentiero 225 si inerpica per il bosco e dopo meno di 45 minuti sono arrivata a Malga Cengledino (1.667 m). Vista panoramica sulle Dolomiti di Brenta!
Neanche le 8.
La malga apre il sabato e la domenica alle 10, il resto della settimana alle 11.
Poco male, volevo vedere i laghi di Valbona di cui ho tanto sentito parlare e avevo davanti due ore di cammino.

Verso i laghi.

Ci sono due sentieri possibili che partono poco sopra la malga per raggiungere i laghi: o continuare sul 225 (più breve e consigliato anche per il panorama) oppure il 235 che sale al Monte Cengledino. Il 225 è un percorso colorato per la rigogliosa fioritura con tutte le sfumature del viola e del giallo. C’è da dire che anche a queste altitudini la montagna sta soffrendo per le temperature fuori dal normale e per la scarsità di acqua. Alcuni tratti di pascolo erano davvero molto secchi.
Passato il Bait Fontana delle Laste, (1.860 m) anche chiamato baito dei cacciatori, ci si trova di fronte un vero spettacolo di fiori e pascoli e in lontananza si sentono i campanacci delle rendene di Malga Stabio (sentiero 225A) che si può raggiungere proprio prendendo una diramazione che parte dal Bait.
Ho proseguito fino al primo lago di Valbona, l’inferiore che si vede dall’alto ed è uno specchio del cielo e delle nuvole, per poi arrivare alla mia mèta, il lago di Valbona superiore, a 2.194 m. Con il caldo che faceva non vedevo l’ora di tuffarmi. Ormai ho preso l’abitudine di un bagnetto nei laghi alpini, tra ranocchie e salmerini. In lontananza qualche tuono mi ha preoccupato: c’era un temporale previsto nel pomeriggio ma era ancora troppo presto. Dopo poco infatti il grigio si è trasformato in blu ma il mio stomaco ha iniziato a brontolare e a reclamare: il mio termometro per il rientro!

La cucina della malga.

Sono arrivata a malga Cengledino e ho assaggiato il tortel con speck e uova (una sorta di rösti), cavolo cappuccio e poi una fetta di torta di mele e cannella. Tutto molto molto buono. Non potevo infine esimermi dall’assaggiare il loro formaggio di malga e penso che con Alan torneremo a settembre a prendere le forme da mettere in stagionatura insieme alle altre.
La malga, agriturismo con ristorante, produce formaggio, yogurt, speck e salumi con i propri maiali.

Assolutamente consigliato!

Info malga Cengledino

Altitudine: 1.667 m

Proprietà: Asuc Tione e Comune di Bondo

Gestione: Daniele Sartori

Casaro: Ilaria Bugna

Animali presenti: vacche, cavalli, maiali

Periodo alpeggio: metà giugno – metà settembre

Vendita diretta in malga: SI

Ristorazione: SI

Pernottamento: NO

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