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E… fine!

Torno qui, dopo quasi un anno.

Un 2023 privo di montagna, di cammini, di bosco, di luce. Privo di viaggi, valigie o zaini.
Nonostante tutte queste mancanze, ho finito. Ho portato a termine la vera grande sfida con me stessa della vita, almeno fino ad ora.
Un percorso iniziato alla fine del secolo scorso – incredibile scrivere e leggere queste parole – e finito mercoledì scorso, il 18 ottobre. Ma non racconterò di questi vent’anni, solo di quest’ultima manciata di mesi. La fatica che ho fatto a studiare e lavorare contemporaneamente, l’ansia nel presentarmi ad un esame mentre ero in tensione per un festival, il vedere tutti andare in ferie e non potermi permettere nemmeno una domenica su qualche malga. Allontanarmi dai social è stato semplice, dalla finestra virtuale che mostra la felicità effimera delle persone, dalle storie che ti ricordano cosa non hai o cosa non fai. La rabbia che esplode verso chi non ha colpa, solo perché i nervi sono scoperti, perché le ferite sono aperte e sembra ci siano sopra mucchi di sale. Trascorrere i sabati e le domeniche chiusa in casa o in biblioteca, sentirsi inadeguata perché all’alba dei cinquant’anni bisogna correre come una di ventitrè ma con la velocità di un bradipo, non di una gazzella.
Era un giorno di marzo, quando ho deciso la data in cui tutto questo sarebbe finito. E così è stato. Ho stretto i denti, ho portato a termine tutti gli impegni previsti al lavoro, ho fatto tanta tanta fatica.
Ho mantenuto una promessa fatta ad una delle persone più importanti per me che purtroppo non c’è più ma che ho sentito al mio fianco per tutto il tempo, soprattutto alle 15 di mercoledì quando ha iniziato a piovere. Ho adorato ogni persona che non ha ascoltato il mio divieto di non partecipare al mio grande momento; è stato bello vedere nei loro occhi una felicità autentica, sentire il loro abbraccio sincero e le tante tante risate. Li ho anche un po’ odiati quando hanno riso sguaiatamente vedendomi cadere per terra come un sacco di patate a causa della pioggia.

Può non sembrare un grande successo il mio: ma voglio condividere questo racconto con tutte le persone che pensano di arrendersi, che sentono di non farcela e preferiscono cambiare direzione anche solo per non sentire più quel peso. Arrivare fino in fondo non è una questione che riguarda gli altri ma solo chi sceglie di farlo.
Sono sempre più convinta che ognuno deve raggiungere i propri obiettivi, qualsiasi essi siano. Uno dei miei, il più importante, l’ho raggiunto.
E oggi, finalmente, mi sento leggera, libera.

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