Per me è inconcepibile.
Il sole è banale, non è sanguigno o impulsivo. Non mi regala emozione. Mi scalda, a volte mi brucia.
La pioggia invece mi fa battere forte il cuore. Veloce.
Ha il potere di trasformare un bel posto in un luogo che mi rende muta con gli occhi colmi di lacrime. Di gioia.
Riesce a pennellare il cielo con delle punte di bianco cambiandone l’intensità come sposto lo sguardo, anche di pochi centimetri. Posso sentire il suono delle gocce sull’erba appena sorta dopo l’inverno, un suono così dolce su quel verde acceso che inizio a pensare che potrebbe essere questo il Paradiso.
Non sento solitudine. Solo tanta pace. E tanta voglia di ridere, da non riuscire a smettere.
Vorrei vivere tutta la mia vita in un posto così. E guardare dalla finestra quello scorcio, il suo mutare al cambio di stagione; aspettare la prima neve, vedere i primi germogli di tarassaco, le foglie arancio e gialle cadere dai faggi. Sentire il canto dei grilli smorzarsi di giorno per accendersi nel silenzio di ogni notte d’estate. E di nuovo il fragore della pioggia, il rumore del vento.
Mi è rimasta quella sensazione, quell’aspirazione di vita. Ha pervaso ogni cellula e credo non riuscirò a smettere di pensarci. Ci tornerò spesso e cercherò una betulla. Mi siederò ai suoi piedi, appoggiandomi al suo tronco per sentirne l’energia e riconoscere il suo abbraccio. Porterò con me solo chi sente come me. Il resto, ormai, non conta più.
Non mi capacito che sono mesi che non scrivo, la prima volta quest’anno e siamo ad aprile iniziato.
(Ondertol, 650 m slm – Trentino)
anche a me piace la pioggia
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Credevo di averti risposto ma il commento è rimasto sospeso nell’etere… la pioggia per me è casa.
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