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In giro per alpeggi – Malga Misone


Delle oltre 100 malghe da formaggio del Trentino (118), me ne mancano da visitare circa una ventina.

Oggi sono stata a Malga Misone o Malga di Tenno, proprio una di quelle che non conoscevo. Ed è stata una gran sorpresa.
Ho parcheggiato presso il ristorante Pineta di Fiavé, luogo in cui si può avere il permesso (5 €) per percorrere la forestale che ti porta ad una quarantina di minuti dalla malga. Si sale sul Monte Misone su strada asfaltata (circa 10 km) fino a raggiungere un divieto dove c’è un piccolo parcheggio per lasciare l’auto. Da lì parte un sentiero SAT, il 433, che tra pascoli e boschi ti porta alla mèta. I prati sono costellati di iperico e cardi mentre nel bosco si stagliano faggi dai tronchi intrecciati. Paesaggio da troll ed elfi.
Quando gli alberi si diradano, si apre la vista vista sul pascolo e sulla malga.

Ho ritrovato Oscar, il gestore della malga da molti anni che non vedevo da “un” lontano Salone del Gusto di Torino, non ricordo quale, e conosciuto la sua compagna Chiara, la casara.

Chiara ha 25 anni e arriva da Ferrara. Ha studiato Agraria a Padova ed è venuta in Trentino, a malga Misone appunto, per uno stage. E lì si è innamorata. Dell’alpeggio, dell’arte casearia, di Oscar.
Hanno 70 capre, per lo più camosciate, e 9 vacche da latte, soprattutto razza Rendena. In inverno Chiara è la casara del caseificio dell’Azienda Agricola Misonet di Comano Terme.

La malga è molto curata e Chiara si illumina mentre mi parla dei formaggi. Caprini, vaccini e il misto. Poi, in stampini da 250 gr con il simbolo di un fiore, prepara il burro. Bella ed elegante nei modi, ha un sorriso che ti conquista. Oscar è un esplosione quando ride e c’è armonia.

Io ho fatto il percorso semplice ma c’è un itinerario per i più temerari: si parte da Ville del Monte (fraz. di Tenno) e ci si dirige verso la località San Pietro. Si lascia a destra la sterrata che porta al vicino Rifugio San Pietro arrivando subito dopo alla Sella del Calino (968 m). Sulla sinistra inizia il sentiero Sat n° 412 che, in salita, s’inerpica alla Selletta del Castiol (1.350 m) per continuare più comodamente fino alla malga.

Tornerò presto a trovare Chiara ed Oscar per il formaggio e per la ricchezza della flora del pascolo.

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