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Natale 2021. Seconda Parte

Natale è quando ti trovi nella galleria del telefono, milioni e milioni di immagini che non hai scattato tu ma le tue nipoti pestifere. Sorrido, perché mentre cerco la foto perfetta per la copertina del post, scopro che mi fa piacere vedere quelle due facce buffe (anche se mi hanno letteralmente intasato il cloud).
Ve ne porto un paio ad esempio per farvi capire….


Natale è quando un minuto prima c’erano la pace e il silenzio e il minuto dopo non capisci più niente perché i discorsi a tavola sono come il telefono senza fili. Qualcuno risponde ad un discorso iniziato due ore prima e si parla per un tempo infinito di persone che non hai mai sentito nominare in vita tua. E si ride a crepapelle senza un perché.

Natale è avere quattro pentole a pressione che fischiano sul gas.

Natale è l’antipasto di arance, cipolle e olive greche con un super olio extravergine d’oliva.

Natale è una partita a Macchiavelli che non finisce mai, anche se quest’anno abbiamo giocato anche a Dixit e a Bears vs Babies (da paura!). Che belle le immagini che hanno associato alla zia Betta (tutte positive, tutte colorate, tutte fiabesche). Sono molto orgogliosa di quei cinque.

Natale è mangiare e bere troppo e giurare su Aragorn e Jon Snow che da domani si inizia la dieta ferrea.

Natale è un fratello che scopre tutte le bottiglie di distillato che ha in casa (anche se a me non ha mai regalato il Ballentines Christmas, mannaggia) e una sorella che porta in tavola il dolce perfetto (tiramisu al pan di zenzero).

Natale è purè, bolliti e lenticchie della mamma che ci guarda dalla poltrona come fossimo degli alieni (ma sotto sotto so che è felicissima di tutto il caos che combiniamo).

Natale è chiamare gli amici lontani per fare gli auguri di Natale.

Natale è papà, che è sempre con noi.

Natale è famiglia.


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