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Aimo e Nadia. Il luogo.

Scrivere mi piace. Non è sempre stato così e ne sanno qualcosa i professori che mi hanno conosciuta al liceo. Non scrivere di qualsiasi argomento, sono sincera. Mi piace molto tradurre in parole virtuali quello che sento.
Qualche anno fa ho seguito un noto critico gastronomico in un ristorante per capire come nascevano le recensioni. Appuntarsi tutto, dal come arrivare al locale, ad ogni minimo particolare della sala, dal descrivere chi segue il servizio, il suo grado di gentilezza e di competenza, il tovagliato, le ceramiche, la luce e i colori. Un’analisi molto accurata di tutto. Atmosfera compresa. Finito il corollario, arrivano i piatti, tutti i sensi accesi come fari nella notte per non perdersi niente. E silenzio, guai parlare.
Anche quest’anno a Milano, così come da Sadler l’anno scorso, insieme ai due soliti compagni di viaggio, grandi appassionati come me, ho vissuto una splendida esperienza in un due stelle Michelin: il luogo di Aimo e Nadia.


Luminosissimo, pieno di gente sorridente, “il luogo” ci ha accolti regalandoci all’istante la serenità e la gioia di entrare in una delle cucine storiche (e che cucina….) di Milano. Una volta ricevuto il menu, come aperitivo abbiamo gustato un gran Franciacorta dosaggio zero Cà del Bosco 2006. Nessun ulteriore commento, non so che farci, è più forte di me. Un secondo dopo aver gustato il primo sorso, già parlavamo di Trentodoc con il sommelier. Insieme alle bollicine lombarde ci hanno portato un melone aromatizzato alle spezie, un peperone crusco, un cubetto di farinata di ceci con cappero di Pantelleria, una sfogliatina di pizza con pomodorino confit e una tortilla di grano arso con battuta di lardo e ventresca di tonno lavorata in casa (un grazie a Simone che ha la memoria di ferro!).
Abbiamo proseguito con il Franciacorta lungo una parte del delizioso pasto e poi siamo volati in Francia con un Pinot Nero della Borgogna, Volnay 2014. Spettacolo.
Sempre tra i piatti non del menu la mousse di topinambur con burrata pugliese rimarrà nella memoria delle mie papille gustative… decisamente. Credo anche le crema di cicerchia con broccolo selvatico, lampascioni e olive Nolche…..

Del menu degustazione i piatti che ho a-d-o-r-a-t-o sono sicuramente la zuppa etrusca e il raviolo ripieno di fassona. Incredibili.
Cortesia e gentilezza di tutti: maitre, sommelier e lo chef Alessandro Negrini con cui abbiamo condiviso qualche pensiero…
Abbiamo fatto praticamente chiusura del locale.
Sono esperienze uniche, se fatte con una compagnia all’altezza e divertente come è stato, è anche meglio.

Il luogo di Aimo e Nadia
Via Privata Raimondo Montecuccoli, 6
20147 Milano
Tel.+39 02 416886
aimoenadia.com
info@aimoenadia.com

ORARI DI APERTURA
Pranzo: Lu-Ve 12:30 – 14:00
Cena: Lu-Sa 19:30 – 22:30

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